sabato 1 febbraio 2014

"INQUIETUDINE AUSTERA" di Chiara Bardazzi



Ciao a tutti!
Oggi daremo spazio ad una giovane stilista emergente fiorentina che condividerà con noi la sua collezione di abiti nata a Giugno 2013, ma conosciamola meglio:


Chiara Bardazzi 21 anni, nata a Firenze si racconta cosi:

"Ho frequentato il liceo artistico di Firenze , ho sempre amato la mia città e sono sempre stata attratta dalla sua bellezza e dalla sua storia.

Fin da piccola ero predisposta per il disegno, studiavo poco perchè preferivo le materie di pittura e storia dell'arte.
Nel crescere mi sono accorta che anche se avevo questo talento non riuscivo a sentirmi realizzata come volevo e sempre di più mi sono avvicinata al mondo della moda che mi attraeva e mi incuriosiva come se avessi scoperto un nuovo mondo. 
Il passo decisivo l'ho affrontato dopo le superiori scegliendo il Polimoda. Non sapevo bene se potevo essere all'altezza di quello che mi aspettava, ma il mio desiderio di frequentare l'istituto era così grande che ho deciso di rischiare e buttarmi in una nuova esperienza.
Il secondo anno l'ho concluso con la realizzazione della mia prima collezione, di cui vado fiera e ne sono particolarmente orgogliosa, visto che mi è costata veramente tanta fatica, soprattutto a livello psicologico in quanto è stata una lotta contro me stessa e un modo per conoscermi più a fondo.



L'ispirazione della mia collezione è partita da una donna del 1865 Mary Edwards Walker, americana, che nella sua vita ha lottato molto per far valere i propri diritti, ma quello che mi attraeva di più era il suo modo di vestire. Indossava gonne ampie senza strutture sottostanti, con sotto pantaloni da uomo a imitazione delle vivandiere, e non per protesta femminista ma semplicemente per comodità. Questo le costò molti ostacoli non solo nello studio e nel lavoro ma anche contro le femministe in quanto sembrava appoggiasse le opinioni maschili.



Ho creato le mie silouette basandomi su una ricerca di volumi ampi inseriti in vari livelli; come si può vedere gli outfit sono composti da più strati legati assieme dai tessuti bianchi e neri. La mia scelta di non usare altri colori è stata specifica visto che volevo mettere in risalto i due lati della collezione, ovvero quello più casto, più composto (quindi il bianco) e quello più severo, austero (il nero). 
Un'altra caratteristica è che i capi si aprono, quasi tutti, sia sul davanti che sul retro sempre per mantenere questa ambivalenza.
L'uso del plissè era soprattutto per donare un tocco di femminilità e rigore alla collezione ma poi è diventato uno dei caratteri chiave di ogni indumento."






Stay Tuned!

1 commento:

  1. Speciale ringraziamento ad Alice Spinetti (fotografa) , Sara Caruso (makeup) e Francesca Lapietra (modella). E a voi, soprattutto! Grazie

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